Lo speaker repubblicano ha presentato una proposta per evitare lo shutdown, che è stata approvata anche con i voti dei dem. Si tratta di una misura di finanziamento temporanea di 45 giorni
La Camera degli Stati Uniti ha approvato la proposta per evitare lo shutdown presentata dallo speaker repubblicano Kevin McCarthy, a poche ore dalla scadenza.
Il testo è passato grazie al voto dei democratici, con 335 voti favorevoli e 91 contrari. Si tratta di una misura di finanziamento temporanea di 45 giorni, cioè fino al 17 novembre, che non include i fondi per gli aiuti all’Ucraina, priorità della Casa Bianca a cui si è opposto un numero crescente di repubblicani, ma include gli aiuti federali Usa in caso di disastri, cosa che era stata chiesta da Joe Biden.
Il pacchetto passa ora al Senato. “Faremo il nostro lavoro”, ha detto McCarthy prima del voto. “Saremo adulti nella stanza (citando l’ex ministro delle Finanze greco Gian?s Varoufak?s). E terremo in piedi il governo“, ha aggiunto.
l testo, prima di passare alla firma del presidente Biden, deve essere approvato anche dal Senato, dove i democratici hanno una maggioranza di un solo seggio. Il fatto che la proposta approvata alla Camera non includa gli aiuti per l’Ucraina che erano stati chiesti da Biden potrebbe costituire un ostacolo.
Il Senato in ogni caso era già riunito per una rara sessione di sabato in cui si apprestava ad analizzare un proprio pacchetto per evitare lo shutdown, anche questo con un finanziamento del governo a breve termine fino al 17 novembre, che però avrebbe incluso 6 miliardi di dollari di aiuti per l’Ucraina oltre ai fondi per l’assistenza ai disastri degli Stati Uniti chiesti da Biden.
“Adulti nella stanza” è il titolo del libro con cui Yanis Varoufakis, l’ex ministro delle Finanze della Grecia, racconta il suo scontro con le forze economiche e politiche più potenti del pianeta. Una volta sedutosi al tavolo europeo, Varoufakis ha provato a rinegoziare il rapporto della Grecia con l’UE, scatenando una battaglia di portata globale.
Il ruolo e la posizione di Varoufakis lo fanno rimbalzare dalle manifestazioni di piazza ad Atene ai negoziati a porte chiuse nei grigi uffici dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, fino agli incontri ufficiali, e non, con intermediari americani a Washington. Nonostante il supporto del popolo greco e la forza delle sue argomentazioni, il ministro delle Finanze dovrà scontrarsi con le ire dell’élite europea.
Questo appassionato memoir di Yanis Varoufakis non solo ricostruisce nel dettaglio quei mesi febbrili della recente storia europea, ma è anche un avvertimento contro le derive autoritarie e populiste in Europa e negli Stati Uniti. Un racconto di una politica dell’ipocrisia, della collusione e del tradimento, che fa vacillare dalle fondamenta l’intero establishment mondiale.
(foto ANSA)