
Secondo quanto scritto sul WEO, i Paesi hanno limitato il commercio delle commodities, in particolare quello di minerali fondamentali per la transizione verde e di alcuni beni agricoli
Secondo il Fondo monetario internazionale la frammentazione geoeconomica frutto dell’invasione russa dell’Ucraina nel 2022 minaccia la sicurezza alimentare e la transizione verso l’energia pulita. Lo dice nel capitolo 3 del World Economic Outlook appena pubblicato.
Dall’invasione, infatti, i Paesi hanno limitato il commercio delle commodities, in particolare quello di minerali fondamentali per la transizione verde e di alcuni beni agricoli.
Un’ulteriore frammentazione potrebbe portare instabilità sui mercati, causando grosse oscillazioni dei prezzi. Le perdite economiche globali sul lungo periodo, circa lo 0,3%, restano relativamente modeste nei Paesi ricchi, mentre i Paesi a basso reddito e altri Paesi vulnerabili potrebbero perdere in media l’1,2% del Prodotto interno lordo.
Per alcuni Stati, le perdite potrebbero superare il 2%, scrive l‘Fmi. Questo renderebbe ancor più acute le preoccupazioni sulla sicurezza alimentare, dato che i Paesi più poveri fanno affidamento sulle importazioni alimentari per nutrire la popolazione.
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(foto IMAGOECONOMICA)