JMorgan in una nota ha stimato che lo sciopero è costato alla GM 191 milioni di dollari e alla Ford 145 milioni di dollari
Prosegue il più grande sciopero del settore automobilistico in America, indetto dalla United Auto Workers. E’ al suo 19esimo giorno e sta creando non pochi problemi alla società coinvolte. General Motors e Ford Motor hanno dichiarato che licenzieranno altri 500 lavoratori in quattro stabilimenti del Midwest a causa dell’impatto su alcune strutture. In particolare Ford sta mandando a casa un totale di 330 lavoratori negli stabilimenti di Chicago Stamping e Lima, Ohio Engine, mentre i licenziamenti di GM includono 130 addetti presso il suo Parma, Ohio Metal Center e 34 presso il suo Marion, Indiana Metal Center.
Ma questi sono solo gli ultimi tagli annunciati. Il mese scorso GM ha dichiarato di aver fermato il suo stabilimento di Fairfax, Kansas, a causa di una carenza di componenti derivante dallo sciopero, con conseguente 2.000 licenziamenti a tempo indeterminato. Ford ha dichiarato il mese scorso di aver licenziato temporaneamente circa 600 lavoratori in uno stabilimento automobilistico del Michigan a causa dello sciopero. Stellantis ha messo in congedo quasi 370 lavoratori in Ohio e Indiana.
Ed emergono i primi bilanci, negativi, causati dallo sciopero. JPMorgan in una nota di ricerca ha stimato che lo sciopero è costato alla GM 191 milioni di dollari e alla Ford 145 milioni di dollari. L’Anderson Economic Group ha stimato che le perdite totali delle prime due settimane di sciopero siano state di 3,9 miliardi di dollari, inclusi 325 milioni di dollari di salari, 1,12 miliardi di dollari di perdite per i Detroit Three (ovvero le case automobilistiche coinvolte), 1,29 miliardi di dollari per i fornitori e 1,2 miliardi di dollari per perdite di rivenditori e clienti.
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