E’ la prima volta nella storia moderna americana che uno Speaker viene bocciato in aula e rimosso. Ad estrometterlo i politici vicini a Donald Trump e la minoranza democratica della Camera
Kevin McCarthy, lo speaker repubblicano della Camera statunitense, è stato destituito dalla carica di presidente. La fronda interna dei deputati estremisti e trumpiani ottiene la storica defenestrazione del laeder. E’ la prima volta nella storia moderna americana che uno Speaker viene bocciato in aula e rimosso. I politici vicini a Donald Trump, aggiungendo i loro voti alla minoranza democratica della Camera, hanno estromesso lo speaker dal suo incarico, accusandolo di aver negoziato con l’opposizione un bilancio provvisorio per finanziare l’amministrazione federale, a cui molti conservatori erano contrari. La mozione è stata approvata con 216 voti a favore e 210 contrari.
Kevin McCarthy perde il suo incarico esattamente 9 mesi dopo essere stato eletto. Il rappresentante della California era stato nominato a gennaio alla guida della Camera dopo ben 15 votazioni.
McCarthy non si pente delle scelte che hanno portato alla sua estromissione e annuncia che non si ricandiderà: «Non cercherò di candidarmi nuovamente come speaker della Camera – ha scritto su X dopo il voto. – Potrei aver perso un voto oggi, ma ho combattuto per ciò in cui credo, e credo nell’America. È stato un onore servire». «Non mi pento dei miei sforzi per costruire coalizioni e trovare soluzioni. Sono stato cresciuto per risolvere i problemi, non per crearli», ha detto poi in una conferenza stampa, sottolineando di lasciare l’incarico con un “senso di orgoglio, realizzazione e sì, ottimismo“.
Lo Speaker a interim, il deputato repubblicano designato in caso di emergenze Patrick McHenry, può adesso solo gestire l’elezione di un nuovo Speaker e non far avanzare agende legislative, il ché paralizza del tutto la Camera stessa, allungando ombre sul funzionamento delle istituzioni e la governabilità del Paese.
Il presidente Usa Joe Biden intanto spera che la Camera elegga rapidamente un nuovo speaker perché “le sfide urgenti che la nostra nazione deve affrontare non aspetteranno“.
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