
Contrario al provvedimento il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri
Come è noto il decreto Asset è stato approvato alla Camera con voto di fiducia. Il provvedimento contiene disposizioni urgenti per quanto riguarda investimenti strategici e altri riguardanti la pubblica utilità e servizi essenziali come, ad esempio, i taxi e i voli.
In particolare ci saranno novità sul numero di taxi circolanti nel nostro Paese. Infatti è prevista la possibilità di alzare il numero delle licenze fino al 20% di quelle esistenti attraverso un concorso straordinario e nuove procedure. Sarà inoltre possibile rilasciare licenze aggiuntive a chi è già nel settore. Disposizioni che hanno suscitato più di un malumore, tanto da portare ad uno sciopero da parte dei rappresentanti di categoria il prossimo 10 ottobre.
Contrario al provvedimento il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha dichiarato a SkyTg24 «Purtroppo il decreto è stato fatto male ed è inutilizzabile, se usassimo questa procedura nuova perderemmo tutti i soldi che vanno ai Comuni per la gestione amministrativa delle licenze . Ci hanno tenuto fermi due mesi per fare delle norme che non servono a niente»
«Il giorno dopo la bocciatura degli emendamenti al decreto che potevano essere utili per i Comuni – ha spiegato – ho convocato per venerdì il tavolo sindacale che è il primo step per aumentare le licenze. Venerdì si avvia formalmente il percorso per aumentare le licenze. C’eravamo fermati per via delle norme nuove attese dal governo, che però non si possono usare. Ci vorranno dei mesi, ma abbiamo deciso di farlo e lo faremo».
Secondo il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini «nessun comune ha ancora pubblicato i bandi per le licenze incrementali dei taxi. Abbiamo dato la possibilità ai comuni di aumentare fino al 20% le licenze. A questo punto spetta ai sindaci, attendo di capire» cosa voglia fare «il sindaco di Roma, visto che qui c’è una evidente carenza di mezzi pubblici in servizio. Non ci sono più scuse».
Salvini ha poi aggiunto «I sindaci che ritengono che le loro città abbiano bisogno di più taxi possono emettere il bando, i sindaci che non lo faranno vuol dire che sono contenti del servizio che mettono a disposizione dei loro cittadini».
Da parte sua il sindaco di Milano Giuseppe Sala è intervenuto dichiarando che «Al di là delle dichiarazioni del ministro Matteo Salvini, io non ho ancora visto un decreto legge che vada in quella direzione, e va bene. Ma quello che abbiamo pensato sino a stamattina è che dobbiamo attendere l’autorizzazione della Regione» «Non è più così perché la legge è cambiata? Io francamente non lo so. Se sarà così bene, noi agiremo. Io ho detto che abbiamo bisogno di più taxi – ha aggiunto -, se siamo noi nella possibilità cercheremo senz’altro di farlo».
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI