
Da inizio anno si sono registrati 604.514 licenziamenti (+198% rispetto ai 209.495 del pari periodo del 2022)
Rallentano i licenziamenti negli Usa. A settembre secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas se ne registrano 47.46 mila dai 75.15 mila precedenti. Si tratta di un calo del 37% rispetto ad agosto e del 58% rispetto allo stesso periodo del 2022 (29.989 unità).
Ma guardando al dato complessivo le cifre non sono invece incoraggianti. Da inizio anno si sono infatti registrati 604.514 licenziamenti, ovvero +198% rispetto ai 209.495 dello stesso periodo del 2022.
A contribuire sono molteplici fattori esterni. «I datori di lavoro sono alle prese con l’inflazione, gli aumenti dei tassi, le questioni lavorative e la domanda dei consumatori mentre entriamo nel quarto trimestre», ha affermato Andrew Challenger, esperto del lavoro e vicepresidente senior di Challenger, Gray & Christmas.
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