
La società prevede la riduzione del capitale sociale e il contestuale aumento di capitale per massimi 200 milioni
La Juventus Fc ha registrato perdite nette per 123,7 milioni di euro nell’esercizio 2022-23, dimezzate rispetto ai 239,3 milioni di euro di un anno fa, e prevede che il primo trimestre del nuovo esercizio si chiuda con perdite superiori a un terzo del capitale sociale. Lo si legge in una nota del club bianconero, riportata da Radiocor.
Questa circostanza ha portato il cda, per supportare gli obiettivi del piano e tenendo conto degli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali avviati, a prevedere la riduzione del capitale sociale e il contestuale aumento di capitale per massimi 200 milioni.
L’azionista di controllo Exor, “ha espresso il proprio sostegno all’operazione, impegnandosi a sottoscrivere la quota di aumento di capitale di propria pertinenza, pari al 63,8%. Exor ha inoltre dato “la propria disponibilità ad effettuare versamenti in conto futuro aumento di capitale per massimi 128 milioni circa”.
Juventus valuterà di costituire un consorzio di garanzia per la sottoscrizione e liberazione delle nuove azioni eventualmente non sottoscritte.
L’assemblea per deliberare sull’aumento di capitale si terrà il prossimo 23 novembre. In base alle previsioni relative ai procedimenti sportivi in corso in Italia e a livello internazionale, la stima del consiglio di amministrazione è di un impatto negativo diretto di 115 milioni, di cui il 20% riferibile alla stagione 2022-23 e l’80% alla stagione in corso, principalmente a causa della mancata partecipazione alle competizioni sportive europee nella stagione attuale.
Tornando ai conti del 2022-23, la netta riduzione delle perdite è dovuta sia al venire meno degli effetti della pandemia sui ricavi da gare sia alle azioni di razionalizzazione dei costi e di sviluppo dei ricavi. Per quanto riguarda questi ultimi, l’incremento da 443 a 507,6 milioni è conseguenza dei maggiori proventi da gestione diritti calciatori (29,4 milioni) e a maggiori ricavi da gare (29,2 milioni). A livello di costi, il miglioramento è imputabile a minori costi correlati al personale tesserato per 89,5 milioni complessivi,di cui 55,5 milioni per compensi, 19,8 milioni per oneri da gestione diritti e 14,2 milioni per ammortamenti e svalutazioni.
Al 30 giugno 2023 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 339,9 milioni, in aumento di 186,9 milioni rispetto al dato al 30 giugno 2022 (153 milioni). L’incremento dell’indebitamento, verificatosi interamente nel primo semestre dell’esercizio, è correlato “solo in parte alla gestione operativa corrente” – spiega la nota – essendo conseguenza dei pagamenti netti delle campagne trasferimenti dei calciatori, degli investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali ed altre immobilizzazioni (-51,3 milioni, di cui -47,6 milioni relativi all’acquisto degli immobili che ospitano la sede sociale e lo Juventus Training & Media Center), dei flussi negativi della gestione operativa e dell’esborso per oneri finanziari e da altre voci minori.
Juventus ha accantonato un fondo di 2,5 milioni di euro per “le due posizioni che sarebbero ancora suscettibili di produrre effetti sulla situazione patrimoniale al 30 giugno 2023” in relazione al procedimento aperto da Consob a luglio su alcune criticità contabili. Lo si legge nella nota sui conti semestrali del club.
(foto ANSA)