
Secondo il Dipartimento al Commercio di Washington, microprocessori di origine americana e importati in Cina potrebbero essere stati utilizzati anche nei sistemi di precisione di missili e droni russi
Il Dipartimento del Commercio degli Stati uniti ha aggiunto 42 aziende cinesi alla sua lista nera delle esportazioni. Le aziende oggetto del provvedimento includono anche operatori del settore dei semiconduttori a Hong Kong e nella Cina continentale, accusati di fornire agli importatori collegati al settore militare russo chip di origine statunitense.
Secondo il Dipartimento al Commercio di Washington, questi microprocessori potrebbero essere stati utilizzati anche nei sistemi di precisione di missili e droni.
Alla lista nera sono state aggiunte anche altre sette aziende, provenienti da Gran Bretagna, Estonia, Finlandia, Germania, India, Turchia ed Emirati arabi uniti.
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«Non importa quanto contorto possa essere il percorso o quante mani passano, se gli articoli di origine statunitense finiscono nelle forze armate russe, lavoreremo instancabilmente per fermarlo», ha detto il sottosegretario all’Industria e alla Sicurezza Alan Estevez in una nota del dipartimento.
«Gli Stati Uniti hanno generalizzato la sicurezza nazionale e hanno abusato delle misure di controllo delle esportazioni, imponendo intenzionalmente sanzioni unilaterali e “giurisdizione a lungo termine” sulle aziende cinesi», ha reagito il ministero del Commercio cinese in una nota.
(foto ANSA)