
La conferma anche dai dati analizzati da Coldiretti
L’aumento dei prezzi sta diventando il nemico numero uno delle famiglie, costrette a dover fare i conti, letteralmente, con le voci di spesa costantemente ritoccate al rialzo.
Ma non sono solo le famiglie in difficoltà.
«Il caro prezzi taglia del 4,5% le quantità di prodotti alimentari acquistate nel 2023 dagli italiani, che sono però costretti a spendere comunque il 6,9% in più a causa dei rincari determinati dall’inflazione». Lo segnala l’analisi dei dati Istat del commercio al dettaglio da parte di Coldiretti nei primi otto mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. «La situazione di difficoltà – sottolinea la Coldiretti – è resa evidente dal fatto che volano gli acquisti di cibo low cost, con i discount alimentari che fanno segnare un balzo del +9,5% nel periodo gennaio-agosto nelle vendite in valore, il più elevato tra gli scaffali del dettaglio. Il risultato dei discount evidenzia la difficoltà in cui si trovano le famiglie italiane che, spinte dai rincari, orientano le proprie spese su canali a basso prezzo rinunciando anche alla qualità».
Ma quali sono quelle che hanno registrato i maggiori aumenti? Ad analizzarlo sono stati Facile.it e Consumerismo No profit che non si sono limitati agli alimenti (olio, zucchero tra i più bersagliati dall’inflazione) ma hanno guardato anche altri panorami come, ad esempio, quello delle polizze auto.
Secondo quanto realizzato da Facile.it, ad agosto 2023 si registrava un aumento del 26% sulla media dei costi per un veicolo a 4 ruote (591,10 euro contro i 469,10 euro dell’agosto 2022) mentre per le 2 ruote si arriva a un +48% (502,07 euro, +148 euro su agosto 2022). Altra zavorra per chi ha un mezzo di locomozione a benzina è il costo del carburante: nella settimana analizzata, quella che va dal 18 al 24 settembre, è stato riscontrato un + 21% sulla benzina e un +10% sul diesel rispetto allo stesso periodo del 2022.
Oltre ai già noti aumenti sulle rate dei mutui, è il carrello della spesa a dover registrare il numero più ampio di aumenti negli ultimi due trimestri. Infatti oltre alla questione prettamente inflazionistica si aggiunge anche la crisi climatica e, a peggiorare la situazione, anche quella energetica.
Secondo Consumerismo No Profit, la spesa media settimanale di un nucleo di 4 persone orbita intorno ai 120 euro, ovvero 5.760 euro l’anno, pari ad un aumento di 1.100 euro rispetto al 2022
con i prezzi dell’ortofrutta che registrano rincari a doppia cifra.
FOTO: Imagoeconomica