
E’ allarme per l’aumento del Brent per la guerra in Israele
I prezzi dei carburanti proseguono la fase di costante calo ma l’impennata del Brent per la guerra in Israele potrà portare “conseguenze negative“. E’ quanto riporta una nota del ministero delle Imprese e del made in Italy che mantiene “alta l’allerta” su questo fronte.
In particolare il prezzo della benzina è sceso oggi a 1,945€, rafforzando una discesa continuativa del costo del carburante che, nelle ultime due settimane, ha visto una contrazione pari a 5,3€cent. Stesso trend per il gasolio che oggi registra un prezzo di 1,914€, con un decremento negli ultimi 14 giorni di 2,3€cent.
«Tale tendenza dei prezzi al ribasso potrà purtroppo subire delle conseguenze negative a causa delle turbolenze sui mercati derivanti dall’attacco di Hamas a Israele e da quanto potrà conseguirne, come si evidenzia anche dall’impennata del prezzo del Brent nella giornata di oggi, cresciuto a piu’ di 87 dollari. Continua quindi a essere alta l’allerta del Mimit su questo fronte, attraverso le strutture di monitoraggio preposte», si legge nella nota.
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