Giorgetti: “la guerra in Israele aggiunge instabilità ad un quadro già complicato”
«L’incertezza che caratterizzava il contesto esaminato nell’ambito del Def non si è diradata. Al contrario, ha contribuito a determinare un generale rallentamento dei ritmi di crescita globali. In questo contesto si inseriscono i recenti eventi che hanno caratterizzato l’area mediorientale, che aggiungono ulteriore instabilità ad un quadro già reso complicato da conflitti e tensioni geopolitiche». A parlare così è il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in audizione alle commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato sulla Nadef.
Secondo il ministro la sostenibilità del debito pubblico “rappresenta la sfida più importante che il Paese è chiamato ad affrontare, in considerazione della particolare attenzione riservata dalle nuove regole di bilancio europee e, soprattutto, per rafforzare la fiducia degli investitori“. «Le esigenze e gli scenari che abbiamo dovuto fronteggiare finora hanno richiesto di compiere scelte molto difficili, sempre finalizzate ad assicurare condizioni adeguate, a promuovere una crescita sostenibile e duratura della nostra economia – ha sottolineato. – In un contesto che continua a essere estremamente mutevole e complesso, proseguiremo ad agire con serietà per garantire che l’Italia sia pronta a intercettare le opportunità che potranno configurarsi nei mesi a venire e a reagire agli squilibri che dovessero manifestarsi. È un dovere che abbiamo nei confronti di quanti lavorano e si impegnano ogni giorno per assicurare un futuro di speranza e prosperità al nostro Paese».
La ricetta da seguire per il ministro è chiara: «il ferreo controllo dell’andamento della spesa diventerà un imperativo non più eludibile. La politica di bilancio prudente, unita ad un’attenta gestione delle scadenze e delle emissioni nonché a una gestione più dinamica delle partecipazioni, “consentirà di attuare il necessario consolidamento della finanza pubblica».
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