
L’FMI indica per l’Italia riforme pro-crescita e più ambizione nel risanamento dei conti pubblici per abbattere il debito
Riforme pro-crescita e più ambizione nel risanamento dei conti pubblici: sono queste le due vie indicate dal Fondo Monetario Internazionale per abbattere il debito italiano. «Nelle nostre ultime proiezioni abbiamo indicato che il debito pubblico dell’Italia calerà ma molto lentamente e rimane ben al di sopra del livello prepandemico. Siamo dell’opinione che per far scendere il rapporto servano riforme strutturali per aumentare il potenziale di crescita potenziale – ha detto in conferenza stampa a Marakech Vitor Gaspar, direttore del dipartimento affari fiscali del Fondo. – E’ estremamente importante diluire il debito in maniera graduale nel tempo ma è importante anche che vi sia un’ambizione aggiuntiva in termini di aggiustamento fiscale nel contesto di rafforzamento degli obiettivi che il governo ha in questo ambito. Siamo dell’avviso che se si vuole portare in basso il livello del debito pubblico in Italia due elementi sono cruciali. Il primo riguarda le riforme strutturali che aumenteranno la crescita potenziale in Italia che a sua volta è estremamente importante per diluire gradualmente nel tempo il debito pubblico. Ma devono anche ulteriori ambizioni in termini di risanamento dei conti pubblici in un’ottica di rafforzamento degli obiettivi delineati dal Governo italiano».
Il Fondo ha dato il suo benestare alla proposta della Commissione Ue di riforma del Patto di Stabilità. «Siamo a favore – ha proseguito Gaspar – di un ritorno delle regole e a procedure di governance fiscale nell’Unione Europea e crediamo che la Commissione abbia sottoposto una proposta che introduce elementi molto positivi e costruttivi come un approccio concreto e specifico basato su un’analisi della sostenibilità del debito basata sul rischio e anche l’enfasi sul sentiero della spesa pubblica come obiettivo operativo. Speriamo che i Paesi membri dell’Unione Europea raggiungeranno un consenso presto perché penso che ciò contribuirebbe molto alla stabilità nella Ue».
Il ministro dell’Economia Giorgetti ha risposto: «è legittimo che il Fondo monetario faccia questo invito, dopodiché come ho detto e ribadisco, man mano che anche gli esperti leggono il contenuto della Nadef e ancora di più quando leggeranno la legge di bilancio capiranno che il governo italiano ha fatto le cose in modo responsabile e serio. Sono molto tranquillo, poi lì ci vado anche io, abbiamo già avuto modo di scambiare opinioni durante questo anno di governo».
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