
In Italia l’occupazione ha mostrato un miglioramento, passando dal 61% del primo trimestre al 61,3% ma si colloca al terzultimo posto nell’Ocse
Ottime notizie giungono dall’aerea Ocse sul fronte dell’occupazione e della forza lavoro, i cui tassi raggioungono nel secondo trimestre le cifre record di 70,1% e 73,7%. E’ quanto afferma lo stesso organismo internazionale con sede a Parigi precisando che si tratta dei livelli più alti dall’inizio delle serie statistiche nel 2005 e nel 2008.
I massimi storici sono stati registrati in 19 dei 38 paesi Ocse, tra cui si distinguono Francia, Germania, Italia e Giappone. Anche l’Eurozona e l’Unione Europea nel suo insieme hanno registrato livelli record. Al contrario, il tasso di occupazione ha registrato un calo in 7 paesi Ocse, con la Turchia che segna il tasso minimo dell’area con un 53,6%.
In Italia l’occupazione ha mostrato un miglioramento, passando dal 61% del primo trimestre al 61,3%, mentre il tasso di attività è al 66,6%. Nonostante l’aumento, l’Italia si colloca al terzultimo posto nell’Ocse, superata solo da Costa Rica con il 59,3% e dalla già citata Turchia.
In cima alla classifica troviamo l’Islanda con l’occupazione più alta, l’84,7%, seguita da Olanda (82,5%) e Svizzera (80,7%).
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