
I dati Istat sui permessi di costruire stimano un calo congiunturale del 5,2% sia del numero di abitazioni sia della superficie utile abitabile rispetto al trimestre precedente
Non arrivano buone notizie sul fronte del mercato immobiliare italiano. Secondo l’Istat diminuiscono le costruzioni di nuove case nel secondo trimestre, tornando ai livelli più bassi dal terzo trimestre del 2020.
I dati sui permessi di costruire stimano un calo congiunturale del 5,2% sia del numero di abitazioni sia della superficie utile abitabile rispetto al trimestre precedente. Il calo segue due trimestri di crescita.
Anche rispetto all’anno precedente il settore residenziale è in calo con una “consistente flessione” sia del numero delle abitazioni, che segnano -16,1%, sia della superficie utile abitabile (-13,5%).
Le abitazioni dei nuovi fabbricati residenziali, al netto della stagionalità, ammontano a circa 13.550 unità nel trimestre, per una superficie utile abitabile poco al di sotto degli 1,19 milioni di metri quadrati-
Quanto all’edilizia non residenziale, questa è in crescita dell’8,9% rispetto al trimestre precedente dopo tre trimestri in flessione e su base annua aumenta del 4,1%. La superficie non residenziale è di circa 2,71 milioni di metri quadrati.
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