
Il presidente era ospite al Festival dello Sport di Trento, agli “Stati generali del calcio”. E sui diritti tv, “l’Italia è indietro: la Premier prende 2,2 miliardi di diritti internazionali”
Paolo Scaroni, presidente del Milan AC si augura «di iniziare il campionato 2028 con il nuovo stadio. Una data non vicina, ma non è remota».
Scaroni era ospite dell’evento “Gli stati generali del calcio italiano” organizzato nell’ambito del Festival dello sport a Trento. «Parlo di stadi da cinque anni, è diventata la mia missione. Finalmente abbiamo trovato una soluzione che ci piace, occuperemo un’area chiusa tra l’Autostrada del Sole e la tangenziale di Milano. È molto adatta, con un’amministrazione comunale che ci sembra favorevole» dice Scaroni in riferimento alla zona di San Donato, nell’hinterland milanese, dove sorgerà il nuovo impianto. «Abbiamo presentato la domanda di modifica al piano regolatore, mi sembra che tutto stia andando nella buona direzione» riferisce Radiocor.
Il Milan, inoltre, ha un azionista come RedBird che «è un super specialista negli stadi, ne ha costruito dappertutto. Abbiamo il dovere di fare lo stadio più bello che si posa fare». E con una capienza di 70mila spettatori, sarà anche una struttura aperta tutto l’anno: «Non creiamo un centro commerciale, ma attività commerciali coerenti con lo sport. Una zona viva sempre, non solo durante le partite». Come club «stiamo percorrendo con venti anni di ritardo quello che Inghilterra, Francia, Spagna e Germania hanno già fatto. Ci stiamo dotando di una struttura che ci renda competitivi nel calcio europeo».
Se sull’annosa questione dei diritti tv, «per quanto riguarda la Lega Serie A e i nostri obiettivi collettivi, quello dove noi siamo terribilmente indietro è nei diritti televisivi internazionali. La Premier League inglese incassa dai diritti tv internazionali 2,2 miliardi, noi 200 milioni. Fin quando c’è questo gap, molte delle cose che ci raccontiamo diventano impossibili».
«Arrivare dove è arrivata la Premier League – ammette – è un compito titanico, ma resta per me per un obiettivo chiave del futuro della nostra Lega».
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(foto ANSA)