L’Ente bilaterale unitario del turismo ha commissionato all’Unverstità Cattolica Sacro Cuore il compito di risolvere il problema della carenza di manodopera nel settore
«La carenza di personale nel settore del turismo è una questione molto importante e delicata. Con questo convegno abbiamo presentato un’anticipazione della ricerca, che come Ebn abbiamo commissionato all’Università Cattolica del Sacro Cuore. L’obiettivo è potere poi, una volta analizzati i dati, cercare di dare delle risposte e fornire anche a chi ci governa delle possibili soluzioni».
L’ha detto Dario Domenichini, presidente di Ebn Ente bilaterale unitario del turismo e presidente di Confesercenti Emilia Romagna, a margine del convegno “Mismatch tra domanda e offerta: nuove sfide e prospettive nel settore del turismo”, organizzato durante il TTG di Rimini e che ha evidenziato come tra il 2023 e il 2027 nel solo settore turismo ci sarà una domanda di oltre 350-400mila occupati, con una difficoltà crescente di reperimento dei lavoratori sia per carenza di candidati che per mismatch delle competenze.
“Per le imprese sta diventando un problema sempre più pressante e bisogna lavorare insieme per risolverlo al più presto. Da una parte c’è il tema salariale, dall’altra parte il tema della attrattività di questo modello di lavoro: cercare una soluzione è sicuramente uno degli obiettivi dell’Ebn“.
L’allarme lanciato da Confesercenti, trova conferma nell‘ultimo report della Cgia, dal quale emerge che Sia al Nord che al Sud si cercano soprattutto camerieri e commessi.
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