
La sanzione di Telecom Italia è stata rideterminata in 100,67 milioni invece di 114,39 milioni; quella di Vodafone Italia in 52,77 milioni da 59,97 milioni e quella di Wind Tre in 36,37 milioni da 38,97 milioni. “Soddisfatta in parte” l’Unc
L’Antitrust ha pubblicato i quattro diversi provvedimenti con cui ha sanzionato varie compagnie telefoniche per intese e abuso di posizione dominante sulla cosiddetta fatturazione a 4 settimane (invece che mensile).
La vicenda riguarda Tim Telecom Italia, Vodafone Italia, Fastweb e Wind Tre in merito a un provvedimento del gennaio del 2020 adottato dalla stessa autorità a conclusione di una procedura in cui aveva riscontrato che le suddette società avevano “posto in essere un’intesa restrittiva segreta, unica, complessa e continuata della concorrenza contraria” alle normative sulla concorrenza.
Lo scopo, prosegue l’authority era “mantenere il livello dei prezzi esistente e a ostacolare la mobilità delle rispettive basi clienti – riporta il bollettino dell’Agcm – impedendo il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile“.
Con provvedimenti separati, firmati dal presidente Roberto Rustichelli, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha multato Fastweb per 12,7 milioni di euro. La sanzione di Telecom Italia è stata rideterminata in 100,67 milioni invece di 114,39 milioni; quella di Vodafone Italia in 52,77 milioni da 59,97 milioni e quella di Wind Tre in 36,37 milioni da 38,97 milioni.
«Bene le sanzioni, anche se avremmo preferito una multa piena e maggiore» è questo il commento di Unione nazionale consumatori sull’Antitrust. «Viste, comunque, le pessime decisioni della giustizia amministrativa, non possiamo che accontentarci. Immaginiamo che la telenovela non sia finita qui» afferma il presidente Massimiliano Dona.
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