Petrolio osservato speciale
Tanti i dati macro pubblicati in giornata riguardanti non solo la finanza ma anche la cosiddetta economia reale. Intanto si conferma alta la tensione internazionale che di certo non ha aiutato le borse. Infatti, l suono della campanella finale, hanno registrato, per l’Europa, un saldo negativo ovunque. Il primo, ad esempio, proprio in Italia con il Ftse Mib che ha lasciato sul parterre lo 0,75%. Va peggio per Cac 40, Ftse 100 e Dax che perdono rispettivamente lo 0,9%, l’1,13% e l’1%.
Nello stesso momento a Wall Street, concentrata su trimestrali e Beige book in uscita, si combatte con un andamento non differente. Infatti S&P 500, Dow e Nasdaq sono in negativo dello 0,76%, 0,5% e 0,8%.
Guardando alle singole storie è da citare il rally di Nexi, vista la possibile opa del fondo Cvc. Bene anche Saipem mentre calano Mediobanca, Interpump e Cnh.
Tornando in Europa, può, dunque, fare poco un dato macro che vede l’inflazione in calo. Intanto petrolio e gas continuano a correre sull’onda delle notizie che vorrebbero in arrivo un embargo petrolifero contro Israele proposto dall’Iran. Attualmente il Brent viaggia a 91,3 dollari al barile e il Wti a 87,2. Il tutto mentre a sorprendere è il PIL cinese, oltre le previsioni.
Per quanto riguarda il settore obbligazionario, in Italia il rendimento del Btp decennale sfiora il 5% (4,98%) e lo spread Btp e Bund arriva a 205 punti.
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