
Danni anche sul fronte della reputazione e della fiducia da parte della clientela
La cybersecurity sempre più importante nel mondo del lavoro. Nel 2022, infatti, il 98% delle aziende italiane ha registrato attacchi da parte di cyber criminali, con danni di entità grave o estremamente grave per 2 casi su 3.
Per questo motivo le aziende tendono ad investire maggiormente sulla protezione dei dati arrivando anche a rivedere la composizione del proprio CdA per favorire la presenza di figure professionali specializzate nel settore.
Questo il quadro offerto dalla ricerca Deloitte Future of Cyber: una visione cyber-first per la sicurezza e la creazione di valore – Il punto di vista delle aziende italiane.
Dall’analisi emerge un dato interessante. Il rischio derivante dagli attacchi non arriva solo dalla perdita di fatturato (40% degli intervistati lo dichiara come uno dei primi fattori) ma anche di possibili sanzioni per inadempienza sul rispetto dei regolamenti sulla cybersecurity. E a sottolinearlo sono il 52% degli intervistati.
Senza contare, poi, il rischio reputazionale, possibile elemento negativo per il 44% degli intervistati, e della perdita di fiducia da parte della clientela (46%).
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