
Al contrario, l’indicatore delle aspettative occupazionali (Eei) è aumentato di 0,6 punti nell’Ue, dove è arrivato a 102,4, e di 0,5 punti nell’area euro dove ha raggiunto 102,7
A ottobre, la stima flash dell’indicatore di fiducia dei consumatori è rimasta praticamente invariata nell’Ue (0 rispetto a settembre) e nell’area dell’euro (0,1 punti percentuali in meno). Sono i dati della Direzione generale degli Affari economici e finanziari della Commissione europea (Dg Ecfin) che ha spiegato che “con -18,7 punti percentuali nell’Ue e -17,9 nell’area euro, la fiducia dei consumatori ha continuato a registrare un punteggio ben al di sotto della sua media di lungo periodo“.
La Commissione ha ricordato che, a settembre, l’indicatore del sentimento economico (Esi) è sceso ancora sia nell’Ue (-0,4 punti arrivando a 92,8) che nell’area euro (-0,3 punti attestandosi a 93,3). Al contrario, l’indicatore delle aspettative occupazionali (Eei) è aumentato di 0,6 punti nell’Ue, dove è arrivato a 102,4, e di 0,5 punti nell’area euro dove ha raggiunto 102,7, “mantenendo la sua posizione ben al di sopra della media di lungo periodo”.
L’indice di fiducia dei consumatori è un sondaggio mensile che misura il grado di ottimismo dei consumatori nei confronti dell’economia in generale e scatta un’istantanea della situazione economica delle famiglie. Monitorare questo indicatore è importante perché i consumi comprendono tutte le spese delle famiglie per beni e servizi, eccetto l’acquisto di una nuova abitazione, e sono il motore della crescita economica.
L’indicatore è elaborato basandosi su nove domande ritenute maggiormente idonee per valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori. Precisamente le domande vertono su giudizi e attese sulla situazione economica e sulla disoccupazione (clima economico); sulla situazione economica della famiglia, sull’opportunità attuale e le possibilità future del risparmio, sull’opportunità all’acquisto di beni durevoli, sul bilancio familiare (clima personale). Le domande inoltre cercano di sondare il clima corrente e quello futuro.
Le domande appartengono a un questionario armonizzato a livello europeo e sono prevalentemente di tipo qualitativo ordinale chiuso.
Prevedono una gamma predeterminata ed esaustiva di possibilità di risposta (da tre a cinque, con l’aggiunta della modalità non so/non risponde) del tipo: “Molto alto”; “Alto”; “Stazionario”, “Basso”, “Molto basso”.
I Saldi relativi alle variabili dell’indagine sui consumatori vengono calcolati come differenza fra le frequenze percentuali delle modalità (ossia delle risposte disponibili) che indicano un aumento e quelle in diminuzione. Si utilizzano i saldi ponderati con peso doppio per le modalità estreme.
I risultati delle nove domande, espressi in forma di saldi ponderati su dati grezzi, sono aggregati con un media aritmetica semplice; il risultato è poi riportato a indice (in base 2010) e destagionalizzato con il metodo diretto.
(foto SHUTTERSTOCK)