
L’obiettivo è stato quello di sottolineare la crescente attenzione del governo nel sostenere l’economia e i mercati finanziari, tra crescita stagnante e turbolenze di vario tipo
Xi Jinping ha fatto oggi la sua prima visita da presidente alla Banca centrale cinese, da quando è salito al potere 10 anni fa. Si tratta quindi di un evento storico per sottolineare l’attenzione del governo nel sostenere l’economia e i mercati finanziari, tra crescita stagnante e turbolenze di vario tipo. Lo riporta Bloomberg citando fonti ben informate.
Pare che Xi, insieme al vice premier He Lifeng e ad altri funzionari governativi, si è recato presso la sede della Pboc e dell’Amministrazione statale dei cambi (Safe). He, in base alle stesse fonti, ha anche visitato il fondo sovrano della nazione.
Solo qualche giorno fa la Banca Popolare cinese ha iniettato liquidità record a breve tremine nel sistema finanziario. In particolare la People’s Bank of China ha immesso 733 miliardi di yuan (oltre 100 miliardi di dollari) tramite contratti di tipo repo, proprio con l’obiettivo mirato di sostenere l’economia e il settore immobiliare in forte crisi. Gli occhi sono puntati soprattutto su Country Garden e lo spettro del default, visto che è scaduto il periodo di grazia sul bond in dollari che non sono stati pagati.
Il settore immobiliare rappresenta un quarto dell’attività economica cinese e i suoi problemi prolungati hanno trascinato in difficoltà la seconda economia più grande del mondo, spesso scuotendo i mercati finanziari globali. Secondo JPMorgan gli sviluppatori che rappresentano il 40% delle vendite di case cinesi sono inadempienti rispetto ai propri debiti dal 2021. Queste società, per lo più private, hanno emesso obbligazioni offshore ad alto rendimento per un valore di circa 110 miliardi di dollari.
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