
Gli scioperi del sindacato United Auto Workers costano a General Motors circa 200 milioni di dollari a settimana in termini di mancata produzione di veicoli
General Motors è alle prese con gli scioperi del sindacato United Auto Workers, che costano alla casa automobilistica circa 200 milioni di dollari a settimana in termini di mancata produzione di veicoli, ma nonostante ciò ha diffuso conti superiori alle attese di Wall Street.
Nel dettaglio l’azienda nel terzo trimestre ha registrato utili rettificati per azione a 2,28 dollari contro 1,88 dollari stimati e ricavi a 44,13 miliardi di dollari contro 43,68 miliardi di dollari stimati. Il fatturato risulta in crescita del 5,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’utile netto è stato di 3,064 miliardi di dollari, in calo rispetto a 3,305 miliardi dello stesso periodo di un anno fa. L’Ebit adjusted si è attestato a 3,564 miliardi, contro 4,287 del terzo trimestre 2022.
«Chiaramente, dati i cambiamenti dei prezzi e delle prospettive della domanda del settore e l’aumento del costo del lavoro, abbiamo del lavoro da fare per garantire il raggiungimento degli obiettivi di margine EBIT EV “low to mid-single-digit” nel 2025, nonché aumentare i nostri ricavi e sostenere un forte margine EBIT dell’8-10% nel Nord America», ha detto il ceo Mary Barra.
Ed in merito allo sciopero ha aggiunto: «sul rinnovo del contratto negli Usa l’offerta attuale è la più significativa che Gm abbia mai proposto alla Uaw e la maggior parte della nostra forza lavoro guadagnerà 40,39 dollari l’ora, ovvero circa 84.000 dollari all’anno entro la fine della durata di questo accordo. Da quando le trattative sono iniziate quest’estate, siamo stati disponibili a contrattare 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Hanno chiesto un contratto record ed è esattamente quello che offriamo ormai da settimane: un contratto storico con aumenti salariali record, sicurezza del lavoro record e assistenza sanitaria di livello mondiale. E’ un’offerta che premia i membri del nostro team ma non mette a rischio la nostra azienda e il loro lavoro».
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