
Per quanto riguarda il terzo trimestre Campari chiude il periodo con vendite nette a 743,5 milioni di euro, ovvero -0,7% su anno, e un utile del gruppo prima delle imposte di 135,5 milioni (-20,8%)
Bilancio contrastato per Campari che ha chiuso i primi 9 mesi del 2023 con vendite nette pari a 2,2 miliardi di euro, segnando +9,8% su base annua. L’ebit rettificato si attesta a a 520,5 milioni, pari al 23,6% delle vendite nette, con una variazione totale del +5,7%. Allo stesso tempo, l’utile del Gruppo prima delle imposte rettificato è risultato pari a 473,8 milioni, segnando una flessione del 2%. Inoltre, l’utile consolidato prima delle imposte si è attestato a 445,2 milioni, registrando una contrazione del 1,7%.
Per quanto riguarda il terzo trimestre Campari chiude il periodo con vendite nette a 743,5 milioni di euro, ovvero -0,7% su anno, e un utile del gruppo prima delle imposte di 135,5 milioni (-20,8%).
L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2023 è pari a 1,8 miliardi, in aumento di 260,3 milioni rispetto all’anno scorso, “in quanto la generazione di cassa positiva è stata più che compensata principalmente dalle spese pianificate per gli investimenti in capacità produttiva e il pagamento del dividendo (67,5 milioni)“, si legge in una nota.
Il management ha confermato la previsione di margine EBIT rettificato stabile in percentuale sulle vendite nette a livello organico nel 2023 su base annuale, nell’attuale contesto macroeconomico caratterizzato da continua volatilità.
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