
Lidl Italia si impegna a ridurre le proprie emissioni di Scope 1 e Scope 2 del 48% entro il 2030
Nel primo semestre Lidl Italia, leader nella Gdo con oltre 730 punti vendita, ha registrato un aumento a valore del fatturato intorno al 7-7,5% mentre i volumi sono piatti nel primo semestre. A dirlo il presidente della catena di discount in Italia, Massimiliano Silvestri, in occasione della presentazione del terzo bilancio di sostenibilità.
Significativi sono i risultati ottenuti a livello ambientale per la tutela del clima: sono stati risparmiati oltre 5 milioni di kWh in illuminazione e oltre 8 milioni di kWh grazie a più di 7.000 interventi di efficientamento energetico sulle pertinenze. Lidl ha puntato anche sull’energia rinnovabile: 100% del consumo totale di energia deriva da fonti rinnovabili e il 4% dell’energia elettrica utilizzata proviene da autoproduzione attraverso pannelli fotovoltaici. Inoltre, si è registrato un sempre maggiore impiego di gas naturali per il raffreddamento dei prodotti nei centri logistici e nei punti vendita, parallelamente alla progressiva decarbonizzazione della flotta logistica che oggi vanta un terzo di mezzi alimentati a carburanti alternativi al diesel. Non solo, Lidl Italia si impegna a ridurre le proprie emissioni di Scope 1 e Scope 2 del 48% entro il 2030.
In un’ottica di conservazione delle risorse, ma anche di contributo alla comunità, dal 2018 ad oggi l’Azienda ha recuperato e donato oltre 33.000 tonnellate di cibo in eccedenza (principalmente pane e prodotti da forno del giorno prima e ortofrutta non più perfetta esteticamente, ma ancora buona e sicura), equivalenti a più di 66.000.000 di pasti.
In merito ai prossimi obiettivi Silvestri ha parlato del nuovo polo logistico ad Assemini, in provincia di Cagliari. La struttura, che ospiterà il primo magazzino in Sardegna e il dodicesimo in Italia, “sarà inaugurata prima dell’estate 2024”.
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