Il dato dell’inflazione Pce core negli Usa ha mostrato un dato in linea con le attese, +3,7% annuo, giudicato incoraggiante in vista della prossima riunione della Fed, che dovrebbe mantenere i tassi invariati
Borse europee deboli nel finale, con i listini Usa contrastati dopo il dato sull’inflazione in linea con le stime. Pesa Parigi (-1,34%), più caute invece Londra (-0,87%), Milano (-0,8%), Madrid (-0,59%) e Francoforte (-0,42%).
Si mantiene sotto i 197 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi (196,6 punti), con il rendimento annuo italiano in ribasso di 6,5 punti al 4,78% e quello tedesco di 2,5 punti al 2,83%. Risale l’euro a 0,94 sul dollaro, riduce il rialzo il greggio (Wti +0,7% a 83,79 dollari al barile) e amplia il calo il gas naturale (-1,79% a 49,9 euro al MWh), che scende sotto la soglia dei 50 euro ad Amsterdam.
Il listino delle criptovalute riduce le perdite rispetto all’apertura di Wall Street e fa segnare un -0,3%. Male Bitcoin, che perde oltre un punto percentuale , ma fa peggio Dogecoin (-1,5%). Bene Binance (+0,9%) e soprattutto Solana (-1,3%).
A Piazza Affari rimbalza Saipem (+4,61%) all’indomani del tonfo dopo la trimestrale, presentata anche da Moncler (-6,34%), penalizzata anche dall’autunno mite. Sotto pressione Mfe A (-1,28%) e B (-1,99%), sull’onda lunga dell’accorpamento di 5 titoli a 1 di lunedì scorso e delle tensioni con il governo dopo il caso Giambruno.
Scivolano dopo i conti Sanofi (-19,31%), che ha presentato la nuova strategia con la scissione della divisione salute, Electrolux (-14,13%) e Fortnox (-13,72%). Contrastati i petroliferi: salgono TotalEnergies (+0,88%) dopo la trimestrale ed Eni (+0,63%), girano in negativo invece Bp (-0,84%) e Shell (-0,1%).
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