
Fatturato e vendite in calo nel terzo trimestre
Nuovi licenziamenti in vista. Electrolux, il colosso degli elettrodomestici, annuncia il taglio di tre mila posti di lavoro per ridurre i costi in un contesto di alta inflazione e consumi in calo. E’ quanto dichiara il ceo Jonas Samuelson. «La debolezza della domanda del mercato, con i consumatori che si sono ridotti a prezzi più bassi, è stata accompagnata da una crescente pressione sui prezzi nella maggior parte dei mercati a livello globale, con un impatto particolare sul Nord America – spiega. – Fino ad ora i progressi sostanziali nella riduzione dei costi non sono sufficienti a ripristinare i margini» e diventano necessarie «ulteriori semplificazioni, delayering e snellimento dell’organizzazione. L’obiettivo di riduzione dei costi passa così da 7 a 10/11 miliardi di corone svedesi (840/900 milioni di euro)(con una media di 6 miliardi l’anno), finalizzati a raggiungere «almeno il 6% di margine EBIT a medio termine. Si prevede che il nuovo assetto organizzativo interesserà circa 3.000 posizioni, con un conseguente onere di ristrutturazione nel quarto trimestre del 2023 di 2-2,5 miliardi di corone svedesi, che sarà riportato come voce non ricorrente».
Tutto questo mentre l’azienda ha riportato contri trimentrali in calo in fatto di volumi. Il fatturato netto del terzo trimestre è stato di 33,4 miliardi di di corone svedesi (2,8 miliardi di euro), -5% su base annua, mentre il calo organico delle vendite è stato del 7,9%. Il risultato operativo torna ad essere positivo: è di 608 milioni di corone svedesi (51,6 milioni di euro) contro una perdita di -385 milioni dello stesso trimestre del 2022, corrispondente a un margine dell’1,8%.
AB Electrolux è un’azienda multinazionale svedese con sede a Stoccolma, che opera nella produzione di elettrodomestici per la casa e per un uso professionale. Fondata nel 1910, è la terza maggiore azienda del proprio settore, in cui opera dal 1919, sia in Europa che a livello mondiale.
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