Le famiglie, invece, li vorrebbero all’università
Il futuro dei ragazzi è sempre più un argomento di dibattito all’interno delle famiglie. Dopo il diploma, infatti, più di 1 studente su 3 (39%) vorrebbe fare un lavoro tecnico incontrando, però, la resistenza delle famiglie e degli orientatori. I numeri sono quelli che emergono dall’analisi di Gi Group Holding e Fondazione Gi Group in collaborazione con Skuola.net e La Fabbrica che sottolinea come, pur essendo figure professionali estremamente ricercate in ambito lavorativo, non trovano il supporto delle famiglie.
Infatti andando a controllare le decisioni dei genitori, 7 su 10 (72%) parla di un percorso universitario. Non solo, ma i ragazzi non possono contare nemmeno sull’orientamento datosi che, è sempre l’indagine a ricordarlo, 8 studenti su 10 (76%), sono indirizzati verso l’università. A chiudere il quadro è proprio il processo di orientamento che per uno studente su quattro (26%) non viene mai fatto mentre il 33% lo comincia non prima della quinta superiore.
Per questo motivo solo uno studente su cinque (21%) dichiara di conoscere bene o abbastanza bene i percorsi ITS e IFTS percorsi che il 50% dei ragazzi ignora. Cambia anche la percentuale sul genere: per i ragazzi sono il 31% a conoscere percorsi di questo tipo mentre le ragazze solo il 17%.
Non va meglio con i docenti: negli istituti tecnici uno su quattro (25%) non li conosce e 46% li ignora nei licei
Per quanto riguarda le richieste dei ragazzi vorrebbero esperienze pratiche in grado di avvicinarli per davvero al mondo del lavoro, come stage e tirocini (31%) e visite o incontri in realtà lavorative (23%). Differente, invece, l’approccio di docenti e genitori che preferiscono una maggiore formazione.
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