
La flessione è dovuta principalmente al calo delle vendite in Cina, Stati Uniti e Medio Oriente
Scende il fatturato di Franchi Umberto Marmi. La società, attiva nella lavorazione e della commercializzazione del marmo di Carrara, ha registrato ricavi al 30 settembre 2023 pari a 52,3 milioni di euro, in calo del 17% rispetto a 62,9 milioni di euro di un anno fa. La flessione si deve soprattutto al calo delle vendite in Cina, Stati Uniti e Medio Oriente. In controtendenza si sono registrati significativi incrementi su mercati emergenti quali la Corea del Sud, la Turchia, il Messico, l’India e il Vietnam.
Nei primi 9 mesi del 2023 le vendite di Statuario e Calacatta hanno raggiunto i 27,4 milioni di euro pari al 52% delle vendite totali, in riduzione rispetto al 59% del totale registrato un anno fa.
Nonostante il calo si ritiene comunque soddisfatto l’ad Alberto Franchi che ha detto: «il fatturato ai primi nove mesi del 2023 ha registrato una lieve flessione rispetto a quanto raggiunto nello stesso periodo del 2022 a causa di un effetto dovuto alla precedente ricostruzione delle scorte di magazzino dei distributori a seguito dell’uscita dal periodo pandemico e da significativi ordini dovuti ad importanti progetti architettonici. I 52,3 milioni di euro di ricavi conseguiti a settembre 2023 rimangono un risultato importante per Franchi Umberto Marmi e consolidano un notevole periodo di crescita registrato dal 2018 ad oggi con un tasso annuale composto di crescita pari a circa il 3% (il dato è riferito ai primi nove mesi del 2018 quando si erano registrati ricavi pari a 44,9 milioni di euro). Le vendite realizzate in Medio Oriente, Italia e Cina, nei primi nove mesi del 2023 sono in flessione, poiché nell’esercizio 2022 avevano beneficiato in parte di un fenomeno di stagionalità legato alla concentrazione di alcune spedizioni relative ad importanti progetti. In particolare, il Medio Oriente, si conferma come la nostra terza destinazione e continua a costituirsi come un mercato strategico grazie agli importanti progetti di sviluppo urbano annunciati dai principali operatori di mercato nell’area che si protrarranno nel corso dei prossimi anni».
FOTO: IMAGOECONOMICA