Ecco di cosa si è parlato: economia, inflazione, Bce, risparmio, investimenti
«La fase di sostanziale ristagno del prodotto è proseguita in Italia anche nell’estate. Le nostre indagini e gli indicatori qualitativi continuano a segnalare una diffusa debolezza dell’attività manifatturiera; nonostante il buon andamento del turismo, nei servizi sembra essersi esaurito il forte recupero post pandemia. Ma sulle stime economiche aleggiano rischi orientati al ribasso, soprattutto per l’acuirsi delle tensioni geopolitiche e l’irrigidimento delle condizioni di finanziamento». Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento alla Giornata del Risparmio.
Visco ha sottolineato poi che lo spread dell’Italia sale “senza dubbio anche per fattori globali e non specifici del nostro Paese” ma “l’effetto sui titoli del debito pubblico è stato superiore a quello degli altri paesi probabilmente perché gli investitori temono per la capacità di sviluppo dell’Italia e percepiscono che, anche per questa ragione, il debito pubblico non è ancora in equilibrio“.
Il governatore ne approfitta anche per difendere le politiche messe in campo dalla Bce. «L’orientamento del Consiglio a mantenere i tassi di riferimento sugli attuali livelli per un periodo sufficientemente lungo è una decisione saggia – ha detto – e fornisce il giusto equilibrio tra il rischio di fare troppo e quello di non fare abbastanza riducendo allo stesso tempo le possibili ripercussioni sulla gia’ debole attivita’ economica e i rischi per la stabilita’ finanziaria. In ogni caso occorrerà certamente prudenza nei prossimi mesi, dopo un aumento così marcato e veloce dei tassi ufficiali. La risposta della Bce nell’ultimo anno è stata in linea con il graduale evolversi della situazione».
Il presidente di Abi, Antonio Patuelli, ha dichiarato che sulle banche in Italia “vi sono nuovi sintomi di deterioramento del credito che necessitano di ulteriori prudenziali accantonamenti per il rafforzamento anche prospettico della solidità patrimoniale delle banche, premessa di economia solida“. «Le banche in Italia hanno un maggior carico di mutui a tasso fisso (oltre il 60%), rispetto a quelli a tasso variabile. L’Abi ha pubblicato un memorandum di iniziative bancarie per aiutare i mutuatari in difficoltà per far fronte alla crescita dei tassi variabili: solo in Italia – ha ricordato Patuelli – vi è la possibilità di rinegoziare i contratti di mutuo anche spostandoli in banche concorrenti. Infine occorrono regole più flessibili per banche, imprese e famiglie per ristrutturare i crediti deteriorati: chiediamo che l’Autorità Bancaria Europea (Eba) renda meno rigida l’inflessibile normativa che molto limita le ristrutturazioni dei crediti».
Secondo Patuelli occorre poi “porre un tetto al debito pubblico italiano, che non può crescere in cifra assoluta all’infinito e che sottrae risorse alle iniziative sociali pubbliche e penalizza la competitività internazionale delle imprese“.
Sul tema è intervenuto anche il ministro dell’Economia Giorgetti che ha detto: «Non bisogna sottovalutare il tema del debito pubblico, il nostro punto debole.E’ suonata la sveglia perché più debito significa più spesa per interessi e risorse sottratte al sostengo delle famiglie delle imprese. E’ un’equazione non sempre chiara” alla politica e alle istituzioni».
Sulla manovra ha aggiunto: «non è stato facile, nel confronto all’interno dell’esecutivo scremare le diverse istanze tutte legittime ma abbiamo deciso di privilegiare il sostegno ai ceti meno abbienti».
Secondo il presidente dell’Acri Francesco Profumo oggi gli italiani che risparmiamo investono pochissimo, acquistano titoli di stato (e questo è certamente positivo) ma poi privilegiano strumenti finanziari esteri. «Serve un cambio di paradigma culturale, che lo faccia convergere verso l’economia italiana e le Pmi, fino ad aprirsi anche al cosiddetto “ecosistema del capitale di rischio”. Il risparmio può trasformarsi in un volano per la crescita del Paese, ma a condizione che venga investito nell’economia reale», ha sottolineato.
Nel suo messaggio Matteralla ha invitato gli italiani a risparmiare «La sfida di una efficace tutela del risparmio delle famiglie e dei loro redditi, alla prova di una rinnovata pressione inflazionistica, è più che mai attuale e riguarda anzitutto le istituzioni europee e internazionali, quelle nazionali, accanto agli operatori privati. Non mancano le incertezze, in una condizione di conflitti come l’attuale, con conseguenze aspre sulla vita di ogni giorno, sui commerci, sui mercati economici e finanziari».
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