
Stellantis conferma la guidance e alza le stime in Europa
Bilancio in crescita per Stellantis. La società ha chiuso il terzo trimestre mettendo a segno ricavi netti in crescita del 7% a 45,1 miliardi di euro grazie “ai maggiori volumi con prezzi stabili, in parte compensati dall’impatto dei cambi”. Il dato è superiore alle attese degli analisti che indicavano un fatturato di 43,3 miliardi.
Le consegne consolidate sono, invece, aumentate dell’11% a 1,427 milioni di vetture, con miglioramenti anno su anno in Europa allargata, Medio Oriente & Africa, Nord America e Sud America.
Le vendite globali di auto elettriche hanno fatto registrare una crescita del 37% rispetto allo stesso periodo del 2022 principalmente grazie a Jeep Avenger e alla crescita delle vendite di veicoli commerciali elettrici trainate da Citroën ë-Berlingo.
«Oggi, la nostra priorità è mantenere questo slancio raggiungendo valori di redditività e flussi di cassa ai vertici del settore, affrontando le sfide cruciali dell’industria a breve termine e proseguendo con l’elettrificazione e la trasformazione tecnologica. Questa crescita sta dando impulso all’attuazione della nostra strategia Dare Forward 2030», ha commentato il Cfo di Stellantis, Natalie Knight.
Sempre lui ha indicato che il costo dello sciopero auto negli Usa per Stellantis in termini di utile operativo è stato di circa 750 milioni di euro, il costo più basso tra le tre grandi case automobilistiche di Detroit, dal momento che per Gm l’impatto totale è arrivato ad un miliardo, mentre Ford ha dichiarato un impatto di 1,3 miliardi di dollari sull’ebit. Le interruzioni dell’attività hanno inciso negativamente sui ricavi netti per circa tre miliardi di euro a tutto ottobre, rispetto ai piani produttivi.
Per l’intero anno Stellantis conferma la guidance 2023, con una crescita attesa a doppia cifra del margine operativo adjusted e rivede al rialzo le stime di vendita in Nord America da +5% a +8%, Enlarged Europe da +7% a +10%, Medio Oriente e Africa da +7% a +10%. Ridotte invece le stime per il Sud America da +3% a stabile. Confermate India e Asia Pacifica a +5% e Cina +2%.
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