Un risultato positivo per una società alle prese con una stagione di investimenti industriali importanti sia a Fishers Indiana negli Usa che nello stabilimento italiano di Latina
Stevanato Group chiude la sua terza trimestrale con indicatori in positivo. Il fatturato del terzo trimestre è aumentato dell’11% raggiungendo i 271,4 milioni di euro mentre i ricavi derivanti da soluzioni ad alto valore sono aumentati fino al 32% dei ricavi totali. L’utile netto è aumentato del 4% attestandosi a 37,9 milioni di euro. mentre l’utile diluito per azione è stato di 0,14 euro. L’ebitda margin rettificato è aumentato di 70 punti base raggiungendo il 27,5%.
In termini di guidance per l’intero 2023 l’azienda conferma ricavi compresi tra 1,085 e 1,115 miliardi di euro e un ebitda rettificato compreso tra 291,8 e 303,8 milioni di euro. gli Eps diluiti rettificati sono previsti tra 0,58 e 0,62 euro.
Un risultato positivo quindi per una società alle prese con una stagione di investimenti industriali importanti sia a Fishers Indiana negli Usa che nello stabilimento italiano di Latina. Bene anche gli ordini che crescono, nel terzo trimestre del 2023, del +4% attestandosi a circa 256 milioni di euro (erano 247 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno). Al 30 settembre 2023 il portafoglio ordini ammontava a circa 924 milioni di euro.
«I fondamentali della nostra attività rimangono solidi e stiamo rinnovando gli orientamenti per l’intero esercizio – ha dichiarato Franco Stevanato, executive chairman del gruppo Stevanato -. Al momento stiamo beneficiando di macro trend quali l’invecchiamento della popolazione. la crescita dei biofarmaci e dei prodotti biosimilari e il passaggio all’autosomministrazione dei farmaci. Operiamo in mercati finali in crescita. in particolare quello dei biofarmaci dove abbiamo costruito una posizione di leadership. Al momento prevediamo che queste condizioni favorevoli contribuiranno a una crescita sostenibile a due cifre negli anni a venire».
(foto STEVANATO)