
Orsted chiude il terzo trimestre con perdite di tre milioni di euro
La danese Orsted sprofonda alla Borsa di Copenaghen dopo aver annunciato che interromperà lo sviluppo di due progetti eolici negli Stati Uniti. Il gruppo, specializzato in energie rinnovabili, ha deciso di porre termine allo sviluppo dei progetti Ocean Wind 1 e 2 per le gravi difficoltà riscontrate. In particolare la decisione è stata motivata con l’impatto negativo sulla tempistica derivante dai “ritardi” dei fornitori e da quello sulla sostenibilità economica dei progetti, piegati dagli alti tassi di interesse e “dell’aggiornamento di certe assunzioni“, tra cui la monetizzazione dei crediti fiscali e la tempistica e la probabilità di ricevere i permessi finali di costruzione.
La svalutazione è superiore ai 16 miliardi di corone ipotizzati da Orsted ad agosto ed evidenzia le difficoltà in cui si dibatte un comparto che deve contribuire alla transizione energetica e al rallentamento del riscaldamento globale. Il dato complessivo ammonta a 28,4 miliardi di corone (circa 3,8 miliardi di euro) e la maggior parte (19,9 miliardi) riguarda Ocean Wind 1. I due progetti eolici erano previsti al largo del New Jersey e avrebbero dovuto avere una capacità di 2.248 Mw, in grado di fornire energia a un milione di case.
«Non ci sono dubbi che l’industria eolica globale offshore, non solo negli Usa, si stia trovando in mezzo a una tempesta perfetta – ha dichiarato il ceo Mads Nipper. – Sono fermamente convinto che gli Stati Uniti abbiano bisogno dell’eolico offshore per soddisfare le proprie ambizioni di riduzione delle emissioni di carbonio. Restiamo impegnati nel mercato rinnovabile Usa e apprezziamo molto gli sforzi del governo americano di sostenere la costruzione dell’industria eolica offshore Usa».
La società ha chiuso il terzo trimestre con una perdita netta di 22,6 miliardi di corone danesi (tre miliardi di euro circa) contro l’utile di 9,35 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, con ricavi quasi dimezzati a 19 miliardi. Nei nove mesi il rosso è di 19,9 miliardi da un utile di 15,3 miliardi e il fatturato è diminuito del 33% a 64,8 miliardi.
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