
Cile e Colombia richiamano i propri ambasciatori
La guerra contro Hamas e le recenti decisioni sulla striscia di Gaza da parte di Israele stanno minando i rapporti tra Tel Aviv e diverse nazioni sudamericane. Di ieri la notizia dalla Bolivia dell’interruzione dei rapporti diplomatici con Israele. Nello stesso momento Cile e Colombia hanno richiamato i loro ambasciatori nel paese mediorientale per consultazioni.
Dalla Bolivia il governo «chiede la fine degli attacchi nella Striscia di Gaza, che finora hanno causato la morte di migliaia di civili e lo sfollamento forzato del popolo palestinese». Immediato il commento del governo israeliano secondo cui «La decisione del governo della Bolivia di tagliare le relazioni diplomatiche con Israele è una resa al terrorismo e al regime degli Ayatollah in Iran. Con questo passo il governo boliviano si allinea con l’organizzazione terroristica Hamas».
Ma i rapporti con Israele stanno diventando motivo di tensione all’interno dell’intera comunità internazionale, divisa nei confronti della campagna militare portata avanti dalle forze di difesa israeliane in risposta agli attacchi terroristici perpetrati da Hamas il 7 ottobre. Diversi paesi, compresi gli Stati Uniti, sostengono il diritto di Israele all’autodifesa anche se, persino Washington ha chiesto a Tel Aviv di procedere con una risposta proporzionata.
Questo perché le Nazioni Unite e i gruppi per i diritti umani hanno ripetutamente segnalato che l’offensiva israeliana sta esacerbando la crisi umanitaria esistente nella zona di Gaza che, dopo essere stata bombardata è stata tagliata fuori dalle forniture di carburante, elettricità, acqua e cibo dall’inizio di ottobre.
FOTO: EPA/ABIR SULTAN