
Al vertice anche gli interventi di Kamala Harris e del re Carlo III
Secondo il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è necessario «Mitigare i rischi, come hanno fatto da Usa e Uk». Durante il suo intervento al vertice sull’Intelligenza Artificiale a Bletchley Park, il rappresentante del dicastero ha inoltre aggiunto «Per governare il fenomeno dell’AI occorre prevedere, come ha fatto il presidente USA Biden e come sta avvenendo in ambito UE, normative vincolanti sui sistemi complessi che assicurino un’adeguata analisi preventiva dei rischi e di possibili attività di mitigazione, l’individuazione delle responsabilità degli attori coinvolti, il rispetto della proprietà intellettuale e della privacy. Importante mi sembra anche la decisione del primo ministro UK Sunak di istituire un Istituto per la sicurezza delle AI».
Successivamente ha poi annunciato «L’Italia nel ruolo di Presidente del G7 2024 proporrà un salto di qualità facendo seguito a quanto ha già proposto la presidenza giapponese con l’Hiroshima Al Process per configurare il sostegno alla innovazione con le esigenze della sicurezza. L’approvazione di lunedì scorso del codice di condotta e dei principi guida per gli sviluppatori è un passo nella giusta direzione». Per quanto riguarda i rischi «È già accaduto» ha ricordato il ministro «che sistemi complessi abbiano mostrato di avere capacità inattese anche per chi li ha sviluppati. Alcuni scienziati si sono posti il problema di come distinguere tra un sistema che simuli il comportamento umano e uno che sia realmente cosciente». Per questo motivo «Dobbiamo cercare il giusto equilibrio tra innovazione e sviluppo, da un lato, e sicurezza, etica e rispetto dei diritti umani dall’altro tra le democrazie che condividono i valori di libertà dell’Occidente».
Oltre alle parole di Urso, secondo cui «È sempre più necessaria una governance globale del settore, in modo che l’innovazione tra soggetti di varia dimensione (PMI, grandi aziende) non porti a concentrare un eccessivo potere in poche organizzazioni private» si sono registrati anche gli interventi di Elon Musk e della vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris. Quest’ultima ha annunciato l’arrivo, da parte degli USA, di un istituto per la sicurezza dell’intelligenza artificiale sulla scia di quanto fatto già da Londra con la creazione dell’istituto britannico come il primo a livello mondiale. La Gran Bretagna, da parte sua, ha annunciato la pubblicazione della “Dichiarazione di Bletchley” sulla sicurezza dell’intelligenza artificiale pubblicando in una nota che «La Dichiarazione soddisfa gli obiettivi chiave del vertice stabilendo un accordo e una responsabilità condivisi sui rischi, sulle opportunità e su un processo avanzato per la collaborazione internazionale sulla sicurezza e la ricerca sull’intelligenza artificiale di frontiera, in particolare attraverso una maggiore collaborazione scientifica».
«Si tratta di un risultato fondamentale che vede le più grandi potenze mondiali nel campo dell’intelligenza artificiale concordare sull’urgenza di comprendere i rischi dell’intelligenza artificiale, contribuendo a garantire il futuro a lungo termine dei nostri figli e nipoti», ha affermato il primo ministro britannico Rishi Sunak.
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Elon Musk l’intelligenza artificiale è una delle «più grandi minacce» che il genere umano si trova a dover gestire. «Il nostro obiettivo è stabilire un quadro di riferimento per una migliore comprensione, in modo che ci sia almeno un arbitro indipendente, che possa osservare ciò che le aziende di intelligenza artificiale stanno facendo e dare l’allarme in caso di preoccupazioni»
Anche Re Carlo III, presente al vertice attraverso un video-messaggio ha descritto l’azine dell’Ai come «non meno significativa, non meno importante della scoperta dell’elettricità, della scissione dell’atomo, della creazione della rete mondiale o anche della imbrigliamento del fuoco» aggiungendo che «Stiamo assistendo a uno dei più grandi progressi tecnologici nella storia dell’umanità».
Di ieri la firma del presidente statunitense Joe Biden di un ordine esecutivo per regolare l’applicazione dell’intelligenza artificiale con l’obbligo per gli sviluppatori della condivisione con le autorità di tutte le informazioni emerse dalle varie fasi di test.
FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI