
Anche la start-up cinese di veicoli elettrici Nio prevede di eliminare il 10% dei suoi posti di lavoro
Si allunga la lista delle aziende che annunciano licenziamenti. Maersk, la compagnia di trasporto marittimo di container più grande al mondo, ha annunciato una massiccia riduzione del personale che riguarderà 10.000 dipendenti. I tagli sono finalizzati a proteggere la redditività del gruppo, in un mercato navale previsto in contrazione. A riportare la notizia è stato il Ceo Vincent Clerc che ha annunciato che 6.500 tagli sono già stati effettuati.
Le misure sul costo del personale dovrebbero consentire di risparmiare 600 milioni di dollari.
Dopo aver registrato profitti record nel 2021 e 2022, grazie alla forte domanda di beni di consumo durante la pandemia e a una fornitura limitata di navi, le compagnie di navigazione stanno affrontando una brusca riduzione dei guadagni. E Maersk non è da meno. Nel terzo trimestre l’Ebitda è sceso di oltre l’80% a 1,88 miliardi di dollari, in linea con le stime degli analisti. Secondo il gruppo danese il commercio mondiale di container subirà probabilmente un calo tra lo 0,5% e il 2% quest’anno, una stima più ottimista rispetto alla precedente previsione di una contrazione tra l’1% e il 4%.
Ma Maersk non è l’unica oggi ad aver annunciato licenziamenti al personale. Anche la start-up cinese di veicoli elettrici Nio prevede di eliminare il 10% dei suoi posti di lavoro. I tagli saranno completati a novembre, anche se non si conosce bene il numero esatto dei dipendenti che saranno fatti fuori. «Abbiamo ancora un divario tra le nostre prestazioni complessive e le aspettative», ha dichiarato l’azienda in una nota.
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