Si tratta di un asset fondamentale per l’economia del Paese che, partendo dalle produzioni agricole, passando per le industrie di trasformazione, distribuzione, punti vendita e punti di consumo, occupa circa 2 milioni di persone
Il mercato del Food & Beverage, fra consumi domestici e consumi extradomestici, è di oltre 200 miliardi di euro. Emerge agli Stati Generali del mercato di settore organizzati dalla Federazione Italgrob, in corso a Roma.
Fatturato in aumento per il settore della ristorazione
Si tratta di un asset fondamentale per l’economia del Paese che, partendo dalle produzioni agricole, passando per le industrie di trasformazione, distribuzione, punti vendita e punti di consumo, occupa circa 2 milioni di persone.
Lo studio realizzato dalla società di ricerche e analisi di mercato Circana, presentata da Marco Colombo, sui dati e sui trend in atto nel canale retail e nel canale horeca, ha evidenziato che, dopo aver recuperato le gravi perdite accusate nel periodo pandemico, il comparto della distribuzione alimentare e bevande è tornato ai livelli di volume del 2019.
Tuttavia, sotto la pressione delle dinamiche inflattive degli ultimi dodici mesi, che hanno generato un aumento dei prezzi di oltre il 7%, la tendenza positiva che ancora si leggeva ad inizio anno si sta progressivamente esaurendo, proiettando una chiusura d’anno in parità con il 2022.
Prima giornata della ristorazione italiana, ecco il Manifesto
«Obiettivo degli Stati Generali – ha dichiarato il presidente di Italgrob, Antonio Portaccio – è quello di ricercare e attuare quelle modalità di collaborazione per affrontare sfide sempre più complesse. Partendo dagli Stati Generali, contiamo di avviare una fattiva collaborazione fra i diversi canali distributivi, con l’obiettivo di evitare inutili e dannose competizioni e implementare una cooperazione sinergica, visto anche il processo di ibridazione che da anni è in atto. Di fronte ad uno scenario caratterizzato dall’aumento dell’inflazione, che ha eroso fortemente il potere di acquisto delle famiglie rallentandone i consumi, bisogna creare le condizioni di benessere diffuso favorendo la ripartenza della domanda interna e gli investimenti. In questa fase più che mai, è fondamentale alzare lo sguardo fuori dal proprio perimetro e fare sistema, attraverso un confronto costruttivo, per individuare le soluzioni e superare le difficoltà».
(foto SHUTTERSTOCK)