
A febbraio del 2024 si potrà gestire il transito di non più di 18 imbarcazioni al giorno
I cambiamenti climatici fanno registrare in maniera sempre più profonda i loro catastrofici effetti. Un ennesimo esempio arriva dal Canale di Panama dove le autorità si sono trovate costrette a decidere di ridurre drasticamente il numero delle navi che potranno transitare attraverso lo stretto. Infatti dal precedente numero di 40 si è scesi all’attuale 31.
Si tratta, comunque, di un calo progressivo destinato a diminuire ulteriormente. Infatti nell’ultimo mese si è potuto gestire il transito di non più di 25 imbarcazioni che, a febbraio del 2024 diventeranno 18. Restrizioni che porteranno ad un calo degli introiti pari a 200 milioni di dollari nel 2024. A peggiorare la situazione anche il fatto che le nuove decisioni entreranno in vigore proprio durante la stagione natalizia, particolarmente florida per il commercio. Inoltre il Paese che ospita lo stretto dovrà rinunciare anche agli oltre 4,5 miliardi di introiti derivanti dallo sfruttamento del canale.
Il motivo delle restrizioni è la pericolosa siccità che sempre più spesso mette a rischio la navigazione durante il percorso di 80 chilometri coperto da imbarcazioni provenienti per lo più da Stati Uniti, Cina e Giappone. Quello appena trascorso è stato il mese più arido dal 1959. Nel Canale di Panama passa ancora l’equivalente del 6% del commercio marittimo mondiale.
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