Cresce l’instabilità a livello internazionale
Secondo quanto pubblicato da Confagricoltura cresce l’instabilità a livello internazionale. L’associazione nel suo comunicato sottolinea i timori espressi dalla Banca Mondiale per l’attuale conflitto in Medio Oriente, conflitto che, vista la delicatezza della zona coinvolta, rischia di far aumentare i prezzi dei prodotti energetici. Un pericolo che potrebbe crescere ulteriormente qualora il conflitto dovesse allargarsi. Infatti, come ricordato, nello scenario peggiore si parla addirittura di un rialzo superiore ai 147 dollari toccati nel 2008.
L’Organizzazione di tutela e di rappresentanza delle imprese agricole evidenzia questo scenario in rapporto al dibattito sulla prossima manovra di bilancio sulla quale «pesano anche le incertezze riguardanti le clausole del nuovo Patto di stabilità e crescita dell’Unione europea che entrerà in vigore, a meno di improbabili cambiamenti di rotta, il 1° gennaio 2024» con la posizione dell’Italia che nel dibattito chiede l’esclusione dai conteggi sul debito e sul deficit, alcune delle spese pubbliche tra cui quelle destinate alla transizione energetica e alla diffusione e implementazione dell’economia verde che richiedono ingenti investimenti.
Il paragone arriva con la situazione statunitense dove, a fronte di ingenti investimenti, la crescita nel terzo trimestre di quest’anno ha sfiorato i cinque punti percentuali contro lo zero dell’Eurozona.
Per quanto riguarda l’UE Confagricoltura fa notare che «Nella proposta di revisione intermedia del bilancio pluriennale dell’Unione non sono stati previsti nuovi fondi per l’agricoltura, nonostante una richiesta di risorse finanziarie aggiuntive agli Stati membri per un ammontare di 66 miliardi di euro entro il 2027. Nel discorso sullo stato dell’Unione pronunciato lo scorso 13 settembre, la presidente della Commissione ha espresso la volontà di aprire un dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura nella UE. Per salvaguardare la competitività delle imprese e il potenziale produttivo, è urgente dare seguito alle buone intenzioni».
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