
A dare una spinta sarà l’aumento della disponibilità di spesa
L’India sempre più protagonista del panorama internazionale anche nel settore viaggi. Infatti nel 2022, il 29% dei viaggiatori indiani ha fatto una vacanza che è durata oltre 25 giorni e secondo alcune proiezioni potrebbero diventare i quarti maggiori spender globali entro il 2030. L’ipotesi nasce dall’analisi presente in un recente rapporto di Booking.com e McKinsey, che evidenzia come nel 2019, le prime nazioni a vantare il maggior numero di viaggiatori sono Stati Uniti, Cina e Germania mentre l’India è arrivata al sesto posto.
Ma quella dei viaggi potrebbe essere una frontiera in grande crescita, infatti il report sottolinea che la spesa totale per i viaggi all’estero aumenterà dal 25% al 35% con i viaggiatori indiani che saranno protagonisti con 5 miliardi di viaggi in più entro il 2030. Anche le compagnie aeree se ne sono accorte. La compagnia aerea nazionale indiana Air India ha acquistato a giugno 470 aerei Airbus e Boeing come parte del suo programma di espansione della flotta da 70 miliardi di dollari.
Parallelamente ci sarà un aumento della spesa per i viaggi che arriverà a 410 miliardi di dollari ovvero +170% rispetto ai 150 miliardi di dollari del 2019. A dare una spinta sarà il numero di persone che, nel subcontinente asiatico, entreranno nel mondo del lavoro e che perciò avranno una maggiore disponibilità di spesa. Le proiezioni parlano di 13 milioni di famiglie che avranno un reddito medio di 35.000 dollari (nel 2020 erano 2 milioni).
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