
Johnston ha ricoperto diversi ruoli presso PepsiCo a partire dal 1987. Ha lasciato per diventare CFO presso Merck & Co. dal 1999 al 2002, per poi tornare al gigante di snack e bevande di Purchase, New York
The Walt Disney Co. lunedì ha nominato Hugh Johnston come nuovo direttore finanziario. Johnston, che è stato CFO di PepsiCo dal 2010, sostituirà Kevin Lansberry a partire dal 4 dicembre. Lansberry è stato nominato CFO ad interim di Disney all’inizio di quest’anno.
Johnston ha ricoperto diversi ruoli presso PepsiCo a partire dal 1987. Ha lasciato per diventare CFO presso Merck & Co. dal 1999 al 2002, per poi tornare al gigante di snack e bevande di Purchase, New York.
Johnston è anche membro dei consigli di amministrazione di Microsoft e HCA Healthcare. Johnston riferirà al CEO della Disney Bob Iger, che è tornato al colosso dell’intrattenimento di Burbank, in California, poco meno di un anno fa.
«La meritata reputazione di Hugh come uno dei migliori CFO in America e la sua vasta esperienza di leadership in ruoli sia finanziari che operativi, supervisionando un portafoglio diversificato di importanti marchi globali, lo rendono un’aggiunta perfetta al team dirigenziale senior della Disney», ha affermato Iger.
Le azioni Disney sono rimaste sostanzialmente invariate a 85,27 dollari nelle contrattazioni mattutine. Iger è tornato alla Disney nel novembre dello scorso anno, sostituendo il suo successore scelto con cura, il CEO Bob Chapek, il cui mandato di due anni è stato segnato da scontri, passi falsi e un indebolimento della performance finanziaria.
Chapek ha supervisionato la Disney durante uno dei periodi più difficili della storia dell’azienda, iniziato con una pandemia e terminato, almeno sotto il governo di Chapek, con un’inflazione vertiginosa.
La faida Disney-DeSantis sui diritti Lgbtqia+
La Disney è stata anche coinvolta in una rissa pubblica con il governatore Ron DeSantis della Florida, dove la Disney gestisce il gigantesco parco a tema Walt Disney World. DeSantis ha promulgato una misura che vieta l’insegnamento sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere nelle scuole elementari fino alla terza elementare, una norma che i critici hanno soprannominato la legge “non dire gay”.
Chapek inizialmente rimase in silenzio pubblicamente, innescando una rivolta dei dipendenti. Quando Chapek ha poi denunciato la misura, ha dato il via a una reazione politica con i legislatori conservatori e i media che hanno spinto al boicottaggio ed etichettato la Disney come troppo “svegliata”.
(foto PEPSI)