
Piazza Affari perde un’altra big da oltre 14 miliardi di capitalizzazione. In arrivo un buyback da un miliardo di dollari
Cnh Industrial dice addio a Piazza Affari. Il CdA del colosso industriale italo-americano ha approvato la domanda di ritiro dalla quotazione delle sue azioni ordinarie da Euronext Milano e il documento sarà presentato nella giornata di oggi. La società della galassia Exor resterà quotata soltanto negli Stati Uniti. «Come annunciato il 2 febbraio 2023, la decisione di delistare da Euronext Milano e concentrare la propria quotazione sul NYSE – si legge nella nota – è stata presa a seguito di un’attenta revisione dei relativi volumi scambiati sulle due borse. Dalla scissione nel gennaio 2022 di CNH Attività On-Highway e creazione del Gruppo Iveco, azionista di maggioranza di CNH, le contrattazioni si sono progressivamente spostate alla Borsa di New York (NYSE), rivelando che il profilo aziendale della Società si adatta meglio alla quotazione unica negli Stati Uniti. La concentrazione degli scambi in un mercato dovrebbe consentire un aumento di liquidità e attenzione agli investitori, semplificando ulteriormente il profilo aziendale ed i requisiti di conformità».
Di fatto il titolo della società è molto più scambiato sul listino americano rispetto a quello di Piazza Affari, che però perderà un’altra big dal momento che Cnh è una società che capitalizza circa 14 miliardi di euro.
Il delisting da Euronext Milano avrà efficacia non prima di 45 giorni dopo la pubblicazione da parte di Borsa Italiana dell’avviso che dispone il delisting. «Il cda di Cnh Industrial e il suo management team sono grati a Euronext Milano per essere stato la sede di quotazione della societa’ per piu’ di 10 anni e sono entusiasti della continua presenza della societa’ sul Nyse», si legge ancora nella nota.
Il CdA di CNH, inoltre, ha approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie. Nell’ambito del Programma la Società riacquisterà di volta in volta, le sue azioni ordinarie, per un valore massimo fino a un miliardo di dollari, tra l’8 novembre 2023 e il 1 marzo 2024.
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