
I membri hanno anche riconosciuto l’urgenza e l’importanza di un riallineamento delle quote per riflettere meglio le posizioni relative dei membri nell’economia mondiale, proteggendo al contempo le quote dei membri più poveri
Il Consiglio esecutivo del Fondo Monetario Internazionale ha approvato la proposta di aumentare del 50% le quote distribuite ai Paesi al momento della prossima revisione, prevista alla fine di questo ciclo, nel giugno 2025. Lo comunica l’istituto in una nota.
Si tratta della prima fase del processo di aumento delle quote, nell’intenzione espressa dal Fondo e dagli Stati membri durante le ultime riunioni annuali del Fmi e della Banca Mondiale di metà ottobre a Marrakech, in Marocco.
«Un Fmi ben finanziato è essenziale per proteggere la stabilità finanziaria e per rispondere alle potenziali esigenze dei Paesi membri in un mondo incerto e soggetto a shock» commenta il direttore generale del Fondo, Kristalina Georgieva. L’aumento delle quote dovrebbe essere accompagnato da una diminuzione delle risorse di prestito, al fine di “mantenere l’attuale capacità di prestito del Fmi”.
I membri hanno anche riconosciuto l’urgenza e l’importanza di un riallineamento delle quote per riflettere meglio le posizioni relative dei membri nell’economia mondiale, proteggendo al contempo le quote dei membri più poveri, e molti membri avrebbero sostenuto un riallineamento delle quote ora, insieme all’aumento delle quote proposto.
Per questo motivo, un altro elemento critico della proposta odierna è l’invito al Consiglio esecutivo a lavorare per sviluppare, entro giugno 2025, possibili approcci come guida per un ulteriore riallineamento delle quote, anche attraverso una nuova formula di quote, nell’ambito della 17a revisione generale delle quote. I lavori per l’attuazione di queste linee guida inizieranno non appena possibile dopo la conclusione della 16a revisione.
«L’aumento delle quote proposto giunge in un momento complesso per l’economia globale e per i membri del Fmi. Nello spirito della cooperazione internazionale, mi auguro che questa proposta raccolga il più ampio sostegno possibile da parte dei membri e che quindi si compiano progressi sul riallineamento delle quote nell’ambito del 17° esame», ha dichiarato Georgieva.
«Mentre il mondo è alle prese con una crescente frammentazione, la decisione di oggi è un forte segnale che i membri possono ancora unirsi a sostegno di soluzioni cooperative che infondono fiducia nella capacità della FISM di aiutare efficacemente i suoi membri a navigare in un panorama globale difficile», ha aggiunto.
Il Consiglio esecutivo ha chiesto al Consiglio dei governatori di votare la proposta entro il 15 dicembre 2023. L’approvazione da parte del Consiglio dei Governatori richiede una maggioranza dell’85% del totale dei voti.
(foto ANSA)