Il valore aggiunto è di 898 miliardi in crescita, rispetto all’anno precedente, del 21,6%. L’aumento è significativo anche rispetto al 2019 (+8,8%)
Aumentano in Italia le imprese industriali e dei servizi. Secondo l’Istat nel 2021 erano quasi 4,4 milioni, segnando un rialzo del 2,5% su base annua, quando si era registrato una flessione del 10,5%, e generando un valore aggiunto di 898 miliardi, in crescita, rispetto all’anno precedente, del 21,6%. L’aumento del valore aggiunto per le imprese con 10-19 addetti è del 27,7%, mentre per i gruppi multinazionali è del 24,3 per cento.
Incrementi a due cifre si registrano sul 2020 per il margine operativo lordo-Mol (+33,9%), il fatturato (+22,4%) e il costo del lavoro (11,8%). La crescita è stata del 37,4% nelle Costruzioni, del 20,5% nell’Industria in senso stretto e del 20,3% nei Servizi.
L’aumento è significativo anche rispetto al 2019 (+8,8%). In questo caso il Mol cresce del 16,5% il il fatturato de l’8,5% e il costo del lavoro del 2,4%.
Le imprese organizzate in gruppi generano il 64,2% del fatturato totale e il 57,2% del valore aggiunto, che cresce del 21,4 per cento rispetto al 2020 e del 9,9 per cento rispetto al 2019 recuperando anche in questo caso il crollo del 2020 (-9,5 per cento).
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