Previsto un volume di premi Vita pari a 95 miliardi, in linea con il 2022. Danni a a 39 mld (+8,5%)
«La solidità delle aziende assicurative è cresciuta» come testimonia «l’indice di solvibilità salito di 30 punti base da dicembre 2022 a giugno 2023» e «c’è stato l’andamento molto positivo delle polizze Danni, soprattutto le non auto a +7%». E’ quanto ha riferito la presidente dell’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici (Ania), Maria Bianca Farina, intervistata nel corso dell’Insurance Summit 2023 del Sole 24 Ore. Si tratta, ha sottolineato, di un buon segnale della crescente propensione degli italiani a proteggersi contro i rischi della persona, riducendo gap con gli altri Paesi europei.
Nel mondo assicurativo la raccolta netta Vita dei primi nove mesi del 2023 è stata negativa per 15 miliardi, cosa che non succedeva da tantissimo tempo mentre c’è stata un’impennata forte del tasso di riscatto tra marzo e maggio. «Per fortuna – ha però sottolineato Farina – da giugno il tasso di riscatto ha iniziato a mostrare un rallentamento, più marcato per le polizze garantite. E a fianco di questo rallentamento dei riscatti si e’ registrata una ripresa della nuova produzione di polizze tradizionali: nei primi nove mesi dell’anno, la nuova produzione e’ in calo a livello globale di 3,7% rispetto al 2022 ma con un andamento molto diverso tra i diversi rami».
La previsione sull’intero esercizio 2023 vede un volume di premi Vita pari a 95 miliardi, in linea con il 2022, mentre per quanto riguarda i rami Danni si prevede un valore di raccolta 2023 pari a 39 miliardi, in crescita di oltre 8,5% rispetto all’anno precedente. Insomma il sistema assicurativo mostra una solidità crescente, malgrado la difficoltà del momento.
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