
Il caro prezzi ha tagliato a settembre del 3,1 per cento le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani che sono però costretti però a spendere comunque il 5,5 per cento in più a causa dell’inflazione
L’inflazione pesa sul portafoglio degli italiani che, oltre a risparmiare sui beni che non sono di prima necessità, in primis abbigliamento e calazature, si fanno i conti in tasca anche quando si tratta di fare la spesa, andando a caccia di offerte o riempiendo i carrelli di prodotti comprati ai discount. I numeri parlano chiaro visto che a settembre gli acquisti in questo tipo di supermercati fanno registrare un balzo del +6,3% su anno. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al commercio al dettaglio.
Il caro prezzi ha tagliato a settembre del 3,1% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani che sono però costretti però a spendere comunque il 5,5% in più a causa dell’alta inflazione.
«Le famiglie – sottolinea la Coldiretti – tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Bisogna leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a chilometri zero che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi».
FOTO: SHUTTERSTOCK