
A settembre il saldo delle partite correnti francese mostrava un deficit di 2,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al disavanzo di 1,1 miliardi di euro di agosto
Risulta in calo il commercio in Francia. A settembre scivola l’export che si attesta a 49,1 miliardi (da 50,5 miliardi), mentre le importazioni calano leggermente a 58 miliardi dai 58,9 miliardi precedenti. E così l’Ufficio doganale francese ha indicato per la bilancia commerciale un saldo negativo di 8,9 miliardi contro i -8,3 miliardi del mese precedente.
Ricordiamo che la bilancia commerciale è il conto che registra importazioni ed esportazioni di uno Stato. È quindi la differenza (saldo) tra il valore delle merci vendute all’estero e quelle acquistate da un altro Paese. Quando il valore totale delle esportazioni è inferiore alle importazioni, la bilancia commerciale è negativa e produce un deficit commerciale . Un deficit commerciale significa che il paese sta spendendo più di quanto guadagna nell’arena globale. Se un Paese esporta un valore maggiore di quello che importa, ha un surplus commerciale o una bilancia commerciale positiva.
Sempre a settembre il saldo delle partite correnti francese mostrava un deficit di 2,5 miliardi di euro, in aumento rispetto al disavanzo di 1,1 miliardi di euro di agosto. Lo rivela la Banque de France.
Il Conto delle Partite Correnti o Conto Corrente è un saldo della bilancia dei pagamenti che sintetizza i flussi lordi relativi agli scambi di beni, servizi e redditi tra residenti e non residenti di un’economia.
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