
E’ cresciuto il numero di dipendenti del settore privato nel 2022 (+4,3%) per il contributo offerto sia dai lavoratori intermittenti (+18%) sia di quelli in somministrazione (+7,8%)
Continua a preoccupare il gender pay gap in Italia. Secondo l’Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato dell’Inps, nel 2022 le donne guadagnano quasi 8.000 euro l’anno meno degli uomini, 7.922 euro l’anno per la precisione. La retribuzione media annua complessiva è infatti di 22.839 euro; ma se per gli uomini la media è di 26.227 euro, quella delle donne si ferma a 18.305 euro.
Cresce il numero di dipendenti, segnando lo scorso anno un rialzo del 4,3% per il contributo offerto sia dai lavoratori intermittenti (+18%) sia di quelli in somministrazione (+7,8%). Nel 2022 i lavoratori dipendenti del settore privato sono stati 16.978.425. Gli operai (9.359.163 lavoratori) rappresentano il 55% del totale, contro il 37% degli impiegati, il 4% degli apprendisti, il 3% dei quadri e lo 0,8% dei dirigenti. Rispetto al genere, i lavoratori maschi rappresentano il 57,2% della distribuzione. Quasi un terzo dei lavoratori dipendenti (31,6%) lavora nelle regioni del Nord-ovest; segue il Nord-est con il 23,5%, il Centro con il 20,7%, il Sud con il 16,9%, le Isole con il 7,3%, mentre solo lo 0,1% lavora all’estero.
Crescono anche i lavoratori intermittenti che nel 2022 sono pari a 694.852 (+18%). A livello territoriale quasi i due terzi di questi si trovano nelle regioni del Nord, mentre gli intermittenti nel Mezzogiorno (Sud più Isole) costituiscono meno del 15% del totale. Il Centro è rappresentato dal 22% circa. Rispetto al genere, le lavoratrici prevalgono leggermente, con il 52%. La retribuzione media annua nel 2022 è pari a 2.463 euro nel complesso.
I lavoratori somministrati crescono del 7,8% e sono pari a 974.511 con una prevalenza del 57,2% per la componente maschile.
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