
Azione legale multimilionaria nel Regno Unito contro il colosso farmaceutico britannico AstraZeneca per il suo vaccino
AstraZeneca ha registrato un utile core per azione di 1,73 dollari per il terzo trimestre, superando gli 1,69 dollari per azione previsti nel consensus stilato dalla società. I ricavi di 11,49 miliardi di dollari sono stati appena al di sopra della previsione di consenso di 11,47 miliardi di dollari. Aumentano del 13% escludendo i medicinali anti-COVID. Le vendite in Cina, esclusi i prodotti Covid, sono aumentate solo dell’1% su base valutaria costante: il quinto trimestre consecutivo di crescita, ma inferiore all’aumento del 7% del secondo trimestre. Lo scorso anno la Cina ha rappresentato il 13% delle entrate di AstraZeneca.
AstraZeneca ha rivisto al rialzo le sue previsioni sugli utili per l’anno in corso, prevedendo che le entrate aumenteranno di una percentuale “mid single digit” e gli utili per azione core cresceranno fino a una percentuale “low teens”.
Ha siglato un accordo per lo sviluppo di un nuovo farmaco destinato a pazienti affetti da diabete e obesità. Potrebbe valere fino a $2 miliardi ed è stato stipulato con Eccogene per un medicinale sperimentale in fase di test clinici per il diabete, assumibile per via orale.
Ma oltre al bilancio i riflettori sono puntati sul colosso farmaceutico britannico AstraZeneca anche per un altro motivo, non positivo per l’azienda. Un’azione legale multimilionaria nel Regno Unito è stata intentata per il suo vaccino anti-Covid. Diverse persone colpite da trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino hanno accusato il farmaco di essere “difettoso” con un’efficacia ampiamente sopravvalutata, mettendo in dubbio i controlli del governo sulla buona riuscita del prodotto. AstraZeneca è stato citato in giudizio presso l’Alta Corte in due azioni legali che potrebbero creare un precedente.
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