
Iren mostra un utile netto nei primi 9 mesi che sale a 177 mln (+26%), Ebitda +13%
Iren ha concluso i primi nove mesi del 2023 con ricavi consolidati pari a 4.626,2 milioni di euro, segnando una contrazione del 18% rispetto ai 5.643,6 milioni di euro ottenuti nello stesso periodo del 2022.
Utili e margini però sono in crescita. Il risultato netto attribuibile agli azionisti è pari a 176,9 milioni di euro, in crescita (+25,6%) rispetto al risultato al 30 settembre 2022. L’EBITDA si attesta infatti a 857,3 milioni di euro, segnando un incremento del 12,9% rispetto ai 759,3 milioni del corrispondente periodo del 2022. Il Risultato Operativo (EBIT) ha raggiunto i 324,7 milioni di euro, con un aumento dell’1% rispetto ai 321,4 milioni dello stesso periodo del 2022.
«I risultati appena approvati, con la crescita dell’EBITDA del 13%, confermano ancora una volta l’efficacia del modello multi-business di Iren che consente la rapida integrazione delle società acquisite, accelerando ulteriormente il raggiungimento degli obiettivi industriali – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren. – Il Gruppo ha rafforzato ulteriormente la leadership nei territori storici in cui opera, anche attraverso l’assunzione di 400 persone, dimostrando grande capacità adattiva ai mutati scenari economici e una naturale propensione a generare valore per azionisti e stakeholder».
Le performance Esg sono in linea rispetto alle previsioni di piano e in miglioramento rispetto al 2022: +30% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, +72% di produzione di biometano, raccolta differenziata pari al 71% e calo del -5% dei prelievi idrici per abitante al giorno.
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