Le strategie di risparmio energetico saranno applicate anche in futuro a prescindere dai prezzi dell’energia
Strategie per risparmiare di fronte all’inesorabile avanzata dell’inflazione. Anche per questo motivo il 53% degli italiani ha deciso, nell’ultimo anno, di tagliare consapevolmente il consumo di luce e gas oppure, per il 18% almeno una delle due componenti. In totale: 71% della popolazione. Il quadro emerge dalla terza edizione del Rapporto Edison-Censis Italiani e sostenibilità: tra sobrietà, transizione energetica e benessere.
Una fascia ampia di popolazione che sembrerebbe essere intenzionata a proseguire con questo trend anche in un futuro in cui i prezzi dell’energia potrebbero essere più bassi. In altre parole l’impatto dell’inflazione potrebbe aver creato negli italiani la consapevolezza di atteggiamenti virtuosi a prescindere dai costi e dal possibile risparmio. Il prezzo resta sempre una discriminante decisiva per il 54% degli italiani ma il 64% è interessato anche alla ricerca di servizi.
«Veniamo da un anno, come quello scorso della crisi dei prezzi dell’energia, in cui tutte le preoccupazioni erano di ridurre l’impatto del caro bollette. Quindi abbiamo attuato numerosi comportamenti volti alla razionalizzazione dei consumi – dice Massimiliano Valerii, direttore generale Censis – Quest’anno il quadro è diverso; però la gran parte degli italiani non tornerebbe comunque indietro anche qualora i prezzi dovessero riscendere, perché il tema ideale della sostenibilità ambientale è diventato un pilastro nell’immaginario collettivo. Cambia il ruolo del consumatore che diventa attore protagonista in questa sorta di rivoluzione copernicana di consumi energetici più sobri, ma anche più orientati a favorire più in generale la transizione energetica».
FOTO: Imagoeconomica